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Le parole per dirlo
Rubrica letteraria dell’Istituto di Medicina e Psicologia Sistemica di Napoli
a cura di Giuseppe Ruggiero e Carla Maglione
Scrivere
La scrittura è la più tortuosa delle vie
per ricevere amore.
Vivere per lei è
salire e scendere per le scale minori
dell'infanzia …
è chinarsi sulle parole
finché non si trasformano in porta
e allora farvi irruzione
Agi Mishol
Abbiamo tutti bisogno di “parole per dirlo”, per raccontarci, per sapere chi siamo, per rispecchiarci nell’ascolto degli altri, per conoscerci attraverso il loro sentire. Le parole sono importanti, vanno scelte con cura, combinate con grazia, pronunciate nei modi e nei tempi più opportuni. Ogni lingua rappresenta un mondo vivente, contiene la grammatica del vivere, ci offre la possibilità di svelare la nostra semantica relazionale, diventa infine una sorta di metafisica che informa e modella le nostre scelte e dà valore ai momenti critici dell’esistenza. Le parole prendono vita attraverso le immagini che ci comunicano, i ricordi che fanno affiorare, le storie che ci permettono di condividere. Ma è sempre all’interno della famiglia che si impara a parlare, entrando in contatto con le emozioni e gli affetti che le parole veicolano, con i mondi di senso che dischiudono. Ogni famiglia, infatti, ha il suo lessico privato, quel modo di esprimersi e di comprendersi del tutto singolare, che costruisce il dialogo tra le generazioni, la trama degli affetti che definiscono le appartenenze e trasformano i legami.
Ispirato a un bel romanzo di Marie Cardinal, struggente autobiografia di una donna che si trova ad affrontare un periodo particolarmente critico della propria vita tra esperienze personali e familiari piuttosto dolorose, le “parole per dirlo” è il titolo che abbiamo scelto per la nostra rubrica, con l’intento di accogliere e raccogliere racconti brevi da pubblicare sul sito dell’IMePS e di aprire un dialogo leggero e produttivo con i nostri visitatori.
Il nostro Istituto privilegia da sempre il confronto e la contaminazione tra discipline diverse, favorendo la costruzione di un ponte tra sapere umanistico e scientifico. In particolare gli stimoli che provengono dall’ambito artistico, letteratura, musica, teatro, cinema, pittura, costituiscono un patrimonio culturale essenziale che arricchisce la formazione dei terapeuti, contribuendo a rendere la psicoterapia un’esperienza vitale, profondamente umana e creativa.
I
contributi dovranno essere inviati al seguente indirizzo mail : [email protected]
NORME EDITORIALI: 2 pagine - carattere Times New Roman 12 - interlinea 1,5.
Prima di essere diffusi attraverso i canali dell’Istituto, i racconti saranno esaminati dal Comitato di Redazione composto da:
Giuseppe Ruggiero, Direttore IMePS
Carla Maglione, Specialista in Anestesiologia e Rianimazione, Neurologia ed Ipnosi Clinica Sperimentale
Antonio Gentile, Direttore Didattico IMePS.
Buona lettura!